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Modelo 145 spanish tax form dedicated to personal income tax IRPF

Vogliamo fare un piccolo quadro riassuntivo sulle principali tasse in Spagna (per meglio dire imposte) che possa servire come semplice e rapido promemoria per tutti coloro che vogliono trasferirsi in Spagna per fare impresa o per svolgere una attività autonoma.

IMPOSTE DIRETTE –  si applicano sui redditi generati e sul patrimonio/ricchezza posseduti a titolo personale e sono le seguenti:

  • Imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpf): imposta che grava sui redditi generati durante l’anno solare dai cittadini residenti fiscalmente in Spagna. Trattasi di una imposta progressiva (più si guadagna e più si alzano le aliquote fiscali da applicare su differenti scaglioni di reddito) con le seguenti aliquote :
    Scaglioni IRPF 2021 Aliquota statale Aliquota regione autonoma*

    Totale

    Fino a 12.450 euro

    9,5% 9,5% 19,0%

    Da 12.450 euro a 20.200 euro

    12,0% 12,0%

    24,0%

    Da 20.200 euro a 35.200 euro

    15,0% 15,0%

    30,0%

    Da 35.200 euro a 60.000 euro

    18,5% 18,5%

    37,0%

    Da 60.000 euro a 300.000 euro

    22,5% 22,5%

    45,0%

    A partire da 300.000 euro

    24,50% 22,5%

    47,0%

*ogni regione autonoma ha facoltà di scegliere la propria aliquota, quindi il dato può variare in funzione della regione dove si risiede

Ovviamente bisogna considerare che esistono numerose deduzioni dal reddito che abbassano la base imponibile, quindi tali aliquote si applicano sulla differenza tra ricavi generati e costi fiscalmente deducibili.

  • Imposta sulle società (IS): imposta che si applica sul reddito prodotto dalle società. L’aliquota è fissa e pari al 25% (non vi sono scaglioni progressivi, quindi trattasi di imposta proporzionale, quale che sia il reddito si applicherà sempre la stessa aliquota). 
  • Imposta sul patrimonio: si paga una volta all’anno e si calcola in funzione degli asset attivi patrimoniali / ricchezza che ciascun cittadino possiede a suo nome. L’aliquota è progressiva e va dal 0,2% fino al 2,5% per patrimoni importanti. Non vi sono esenzioni: tanto i residenti come i non residenti devono pagare l’imposta. I residenti in Spagna pagano per tutto il patrimonio che possiedono nel mondo, i non residenti solamente per i beni posseduti in Spagna. Vi sono comunque franchigie ed esenzioni diverse a seconda delle singole comunità autonome, essendo l’imposta di loro totale spettanza.  
  • Imposta sui guadagni di capitale: si paga sui benefici economici ricavati dalla vendita di qualsiasi attivo, tipicamente sulla vendita di immobili, terreni o investimenti. Chiaramente la base imponibile è data dalla differenza tra prezzo di vendita e costo di acquisto, laddove vi sia una differenza positiva.   
    La percentuale esatta dipende dall’essere residenti o no in Spagna: i residenti scontano una imposta che varia dal 19% al 23% in base a scaglioni di plusvalore generato, mentre per i non residenti l’aliquota è fissa al 19% (che sale al 24% in caso di extraeuropei). Va considerato che esistono alcune agevolazioni ed esenzioni, una su tutte quella per la vendita della residenza abituale. Pertanto in molti casi questa imposta può essere ridotta se non eliminata del tutto.  
  • Imposta sui redditi dei non residenti (IRNR): si applica a quelle persone che generano un reddito in territorio spagnolo ma non vi risiedono fiscalmente, quindi vivono e lavorano fuori dalla Spagna. L’imposta varia dal 19% al 24% dipendendo dal paese di residenza del contribuente.
  • Imposta di successione e donazione: trattasi di una imposta ceduta interamente dallo stato alle regioni autonome, quindi è bene informarsi per ogni regione autonoma quali siano le aliquote  che devono pagare le persone quando ricevono denaro o beni in forma gratuita, in caso di eredità o per donazione diretta, perché vi possono essere differenze molto rilevanti tra regione e regione.

IMPOSTE INDIRETTE – si applicano alle operazioni di produzione e consumo e sono le seguenti:

  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA): imposta che grava sui consumi e sulle transazioni commerciali. Certe attività sono soggette ad Iva mentre altre non lo sono. E’ un’imposta che non dipende dalla forma giuridica con cui si svolge l’attività, può applicarsi tanto agli autonomi (persone fisiche) che alle società. Attualmente l’aliquota più alta in Spagna è pari al 21%.
  • Imposta sulle trasmissioni patrimoniali e atti giuridici documentati (ITP e AJD): la prima colpisce tutte le trasmissioni a titolo oneroso dove non si applica l’IVA (tipicamente la compravendita di immobili di seconda mano, parificabile all’imposta di registro italiana). La seconda imposta si applica alla formalizzazione di determinati documenti notarili, commerciali e amministrativi (l’omologa dell’imposta di bollo italiana).

Ovviamente come in tutti i paesi la struttura delle imposte può cambiare e subire aggiustamenti anno per anno, quindi è bene sempre consultare un professionista in loco. 

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