Ognuno è libero di fare la sua scelta, sia ben chiaro, e le libertà vanno rispettate.
Anche noi abbiamo fatto la nostra, ed abbiamo scelto di dire
NO
un forte NO, ai pacchetti preconfezionati di trasferimento a Malaga o in qualsiasi altra città dell’Andalusia dove operiamo, che qualcuno ci chiede tutt’ora.
Il cambio di vita in un paese straniero a nostro avviso non può essere mercificato, non si sta comprando un qualsiasi prodotto al supermercato che consumiamo e possiamo anche gettare se non ci piace.
Non si scherza con la vita delle persone, non si possono creare false illusioni o false aspettative in una decisione così delicata a livello familiare.
Trovare un «alloggio» magari in condivisione per uno studente di 20 anni che fa la sua prima esperienza all’estero non può essere assimilato alla ricerca di una casa per un famiglia con genitori anziani al seguito.
Ad una coppia di pensionati tecnologicamente non avvezzi alla modernità non possono adattarsi gli stessi servizi che si forniscono ad una coppia giovane e dinamica.
Una famiglia con bambini non si può ricollocare nello stesso modo in cui si ricolloca un «single».
Ma tutte queste differenze potranno mai essere gestite e fatte rientrare in pacchetti spersonalizzati e teoricamente validi per tutti?
E quando sorgono inconvenienti, problemi piccoli o anche molto grossi (che sono all’ordine del giorno nell’attività di un vero «relocator»), questi preziosi pacchetti sono in grado di risolverli?
NOI AFFERMIAMO FERMAMENTE E SENZA TIMORE DI ESSERE SMENTITI
CHE NO !
- CHE UN PACCHETTO PRECONFEZIONATO CREATO SENZA CONSIDERARE LE SPECIFICHE ESIGENZE DEL CLIENTE NON POSSA GARANTIRE UN SERVIZIO ADEGUATO AL FINE DA RAGGIUNGERE
- CHE UN QUALSIASI COLLABORATORE STIPENDIATO IN LOCO NON POSSA GARANTIRE L’ATTENZIONE E LA CURA DEI DETTAGLI COME PUO’ FARE IL TITOLARE DELL’AGENZIA STESSA CHE CI METTE LA FACCIA E LE RISORSE PERSONALI
- CHE AL COSTO DI POCHE CENTINAIA DI EURO NON SI POSSANO FORNIRE TUTTI I SERVIZI CHE DEVONO RIENTRARE IN UNA «RELOCATION» FAMILIARE O IMPRENDITORIALE, E QUINDI TALE PACCHETTO NON PUO’ CONSIDERARSI DI TRASFERIMENTO
- CHE LADDOVE SORGONO PROBLEMI NON SI POSSA LASCIARE UNA FAMIGLIA O ANCHE UNA SINGOLA PERSONA IN MEZZO AL GUADO, NELLA DIFFICOLTA’, SEMPLICEMENTE PERCHE’ LA SOLUZIONE AL PROBLEMA NON RIENTRA NEL PACCHETTO PRECONFEZIONATO
- CHE NON SIA SUFFICIENTE PARLARE LA LINGUA DEL POSTO PER DEFINIRSI «RELOCATOR»
- E «DULCIS IN FUNDO», CHE NON SI PUO’ PACCHETTIZZARE L’ASSISTENZA O PEGGIO L’ «AIUTO» NELLA RICERCA DI UN LAVORO:
«in primis» l’aiuto si offre gratuitamente, non si fa pagare, altrimenti si chiama PRESTAZIONE DI SERVIZI (CHE PRESUPPONE UN OBBLIGO DI RISULTATO E NON SOLO DI MEZZI);
in secondo luogo il ricollocamento lavorativo lo possono fare gli enti pubblici preposti o le agenzie di lavoro interinale, autorizzate a farlo per legge.
ESIGIAMO DIGNITA’ PER QUESTA NOSTRA LIBERA PROFESSIONE CHE RICHIEDE MASSIMA EMPATIA E TANTA PAZIENZA E DISPONIBILITA’ DI TEMPO VERSO LE PERSONE, CHE NON SONO MERCI O COSE DA SPOSTARE DA UN LUOGO ALL’ALTRO.
ORA E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI GRIDARE A GRAN VOCE E SENZA FALSA MODESTIA CHE L’ASSISTENZA PERSONALIZZATA COME LA FORNIAMO NOI QUI NON ESISTE, E NON SOLO PERCHE’ MOLTO POCHI SONO IN GRADO DI OFFRIRE DIRETTAMENTE TUTTI I SERVIZI CHE GARANTIAMO NOI, MA SOPRATTUTTO PERCHE’ NESSUNO E’ DISPOSTO A PRENDERSI A CUORE IL TRASFERIMENTO DI PERSONE ESTRANEE COME SE FOSSERO PERSONE AMATE DI FAMIGLIA.
NOI NON LAVORIAMO PER GUADAGNARE UN «PREZZO», MA PER DARE UN VALORE UMANO PRIMA ANCORA CHE PROFESSIONALE A CHI CI ONORA DI POTERLO ASSISTERE IN UN PASSAGGIO COSI’ DELICATO DELLA SUA VITA
E LA PASSIONE CHE CI METTIAMO E’ IL NOSTRO PIU’ GRANDE BIGLIETTO DA VISITA.