VUOI DELOCALIZZARE LA TUA AZIENDA IN COSTA DEL SOL? LEGGI QUI…

Stai pensando di aprire una filiale della tua azienda in Costa del Sol? Vuoi aprirti a nuovi mercati ed espandere il tuo business in un territorio estremamente dinamico e ricettivo? Cerchi sinergie commerciali o industriali in settori in espansione? Allora facciamo al caso tuo. Abbiamo un grande obiettivo: portare aziende ed imprenditori italiani in provincia di Malaga, affinché possano contribuire con la loro grande cultura imprenditoriale e manageriale ad arricchire un territorio ancora in gran parte vergine di manifatture ed aziende produttive, ma con infrastrutture e servizi all’avanguardia per poter fare impresa ad alto livello. La città di Malaga è la quarta città di Spagna per importanza economica dopo Madrid, Barcellona e Valencia. Il suo porto costituisce un importante “hub “ commerciale verso l’Africa occidentale ed il sud America, l’aeroporto internazionale è il più importante e trafficato del sud della penisola iberica e la rete ferroviaria ad alta velocità collega Malaga con le più importanti città della Spagna. Il PTA (Parque Tecnológico de Andalucia) e la Malaga Valley rappresentano il fiore all’occhiello dell’imprenditorialità malagueña, basata non solo sul turismo ma anche sulla tecnologia di altissimo livello, applicata in molteplici ambiti, da quello agricolo a quello delle comunicazione, dal settore sanitario a quello dei trasporti. Malaga è una “smart city”, una città intelligente capace di accogliere in “viveros de empresas”, quindi in spazi appositamente creati, nuove “start-up” ed iniziative economiche pronte a decollare ed imporsi sul mercato locale, nazionale ed estero. Sei un piccolo imprenditore ma con una grande idea di business in questi settori? Non sai da che parte iniziare? Noi possiamo aiutarti: ti possiamo prestare assistenza nelle visite presso gli uffici e gli enti locali preposti a dare impulso alle nuove iniziative produttive, ti accompagniamo a fare sopralluoghi presso gli “incubatori di impresa”, spazi destinati ad accogliere le start-up con servizi comuni condivisi e aree dedicate alla condivisione di idee tra i vari ospiti della struttura, ti assistiamo per la redazione di un “plan de empresa” adeguato per poter accedere a queste pubbliche strutture e molto altro ancora. Hai una impresa ben avviata in Italia e vuoi penetrare un nuovo mercato, magari creando sinergie con partner produttivi e/o commerciali locali? Ti accompagniamo a colloquiare con i “business angels” per trovare attori locali con cui sviluppare sinergie commerciali o produttive, per conoscere progetti già avviati che necessitano di nuovi finanziatori, o semplicemente ti assistiamo per la costituzione del veicolo societario con cui intraprendere la tua nuova attività in autonomia in Costa del Sol. Più in generale possiamo offrirti di effettuare insieme a noi un tour d’impresa, una missione esplorativa personalizzata e orientata in base alle tue specifiche esigenze, facendoti all’occorrenza da interpreti professionali in lingua spagnola o inglese.  Potrai così toccare con mano questo particolare “ecosistema” imprenditoriale creato in Malaga appositamente per accogliere nuovi insediamenti produttivi, dove sia i titolari che i dipendenti dell’azienda potranno godere di bassi costi ed alta qualità della vita. Infine possiamo accompagnarti presso gli enti preposti ad erogare fondi regionali, statali ed europei (anche a fondo perso) per agevolare il tuo insediamento imprenditoriale in Costa del Sol. Per la pianificazione fiscale dell’operazione tra Italia e Spagna nessun problema: disponiamo di un titolo professionale omologato in Spagna per prestare consulenza in materia fiscale e societaria, possiamo interloquire con i tuoi consulenti in Italia al fine di portare a compimento con successo tutti i passaggi relativi all’apertura di una filiale o alla creazione di una nuova entità di diritto spagnolo.

Se vuoi approfondire questo tema puoi consultare la nostra nuova pagina web: www.changelifecostadelsol.com o puoi rivolgerti a noi per una consulenza specifica nel nostro ufficio (oppure on-line), saremo lieti di conoscerti e darti le informazioni dettagliate in merito al tuo progetto di business.

Dr. Alberto Cozzi – Dottore Commercialista abilitato in Costa del Sol cell. e  whatsapp: 0034 626736794

Dr.ssa Ananda Craxi, Responsabile amministrativo: cell. 0034 625700360 

L’attuale mercato immobiliare in Costa del Sol

L’attuale mercato immobiliare in Costa del Sol è visivamente ben rappresentato dal numero di gru che si vedono all’orizzonte. Esse costituiscono il primo segnale tangibile di una ricrescita del settore, lenta ma costante. Se la città di Malaga vanta il più alto tasso di crescita economica in Andalusia lo deve principalmente al settore immobiliare, con oltre 2.000 case in procinto di essere costruite nei prossimi anni. I quartieri con progetti di realizzo a breve termine sono “Colinas del Limonar”, con prezzi che oscillano tra 3.200/3.500 euro al mq, “Teatinos” dove il prezzo al mq è pari a 2.000 euro e soprattutto nella zona di Torre del Río y Térmica, ultimo tratto del litorale ovest di Malaga, dove il costo attuale ammonta ad euro 3.000 al mq ma pare che possa in futuro raggiungere anche i 4.000 euro al mq. Ciò porterà Malaga ad essere tra le principali città di Spagna per numero di alloggi di lusso. Che Malaga sia attualmente una delle località più ricercate anche a livello internazionale è il risultato delle politiche di promozione del territorio, intraprese dagli enti pubblici locali ormai da qualche anno. La capitale della Costa del Sol è al “top” tra le destinazioni turistiche internazionali, non solo in tema di mare e sole, ma per il turismo culturale, naturalistico, gastronomico, museale ecc… La sua provincia non è da meno. I recenti dati dicono che anche Marbella è in pieno fermento immobiliare, rappresentando il “top” in quanto a proposte di lusso, supportate da servizi di qualità e buone infrastrutture, che permettono l’installazione di nuove imprese e lavoratori. Buona parte degli stranieri che acquistano in Costa del Sol non optano per una casa in prima linea di mare, bensì prediligono acquistare in complessi residenziali dotati di strutture e servizi interni, come palestra, zona verde, piscina, parchi per bambini, possibilmente ben collocati in zone commerciali e servite. Le nuove costruzioni sono orientate a rispettare uno stile architettonico decisamente più moderno e fresco, orientate al meglio per poter godere di una vista fantastica al mare con grandi finestre che diano accesso ad ampi terrazzi, pari a circa il 30% della superficie interna. Sono cambiati i gusti ed i tempi, ora queste abitazioni non servono più solo ai vacanzieri ma sono sempre più richieste come prime abitazioni anche dalla medio-alta borghesia locale. La nazionalità degli acquirenti stranieri (che rappresentano circa il 75% del totale dei compratori) vede prevalere i britannici, che coprono tra il 20% ed il 30% della domanda, in seconda fila troviamo il mercato del nord Europa, paesi scandinavi per primi, via via a distanza si collocano acquirenti del centro e sud Europa ma anche di altri continenti. I compratori tipici, coniugi di mezza età, cercano una seconda casa che possa accoglierli non solo durante i periodi di vacanza, bensì per periodi sempre più lunghi, con l’intento magari di trasferirsi in un prossimo futuro a risiedere stabilmente. Per questa ragione cercano una casa con maggiori servizi e comodità rispetto a quella dove hanno sempre vissuto nel loro paese di provenienza, anche nuove costruzioni dotate di sistemi di domotica. Il budget medio oscilla tra i 250.000 ed i 350.000 euro, uno dei più alti dell’intera Spagna. In questo scenario di rinascita immobiliare i prezzi delle abitazioni in Malaga (nuove e di seconda mano) evidentemente si sono incrementati, in un solo anno fino al 12% (dati di luglio 2018 su luglio 2017), con un prezzo medio pari ad euro 1.513 al mq. Tutto fa pensare che i prezzi di acquisto saranno stabili o cresceranno moderatamente nei prossimi anni, in considerazione della crescita costante di persone che scelgono Malaga come luogo di residenza (permanente o temporanea). Ciò ha comportato inevitabilmente una grande tensione anche sul mercato delle locazioni, con affitti che sono aumentati anche pesantemente, a seguito di una offerta decisamente insufficiente di abitazioni destinate a “larga temporada”. Di fatto Malaga occupa la settima posizione tra le città con le rendite da locazione immobiliare più alte di Spagna, pari a 10 euro al mq a fine 2017, ma probabilmente anche superiore alla data attuale. E’ probabile che nei prossimi anni si registri una diminuzione di tali valori, allorché saranno posti sul mercato immobili abitativi finora destinati alla locazione turistica, per rimpolpare l’offerta di case ad uso residenziale. Certo è che ad oggi affittare a Malaga e provincia rappresenta ancora una buona fonte di reddito. Al punto che, secondo l’agenzia “Engel & Volkers”, lopzione migliore attualmente è l’acquisto dell’immobile rispetto alla sua locazione, visto che i canoni di affitto per uso residenziale permanente sono distorti in aumento a seguito della enorme domanda di affitto ad uso turistico, che ha tolto disponibilità di case sul mercato. In ultimo un accenno anche al mercato delle ristrutturazioni immobiliari, un settore tornato di moda per via della sempre crescente domanda di posti letto in Costa del Sol, esplosa anche grazie alla grande diffusione di piattaforme digitali di alloggiamento turistico. Le imprese di ristrutturazione e risanamento edilizio sono rifiorite. Hanno ricevuto incarichi da possessori di seconde case abbandonate a Malaga che hanno deciso di investire in proprio per riconvertire ad uso abitativo tali immobili. Inoltre nuovi investitori (per lo più stranieri) hanno scelto di acquistare immobili o edifici in disuso per approfittare di prezzi abbordabili e poi affidare l’incarico di ristrutturarli ad imprese locali. In conclusione il settore immobiliare è tornato ad essere un settore trainante per tutta l’economia locale, dopo anni di crisi profonda.

Fonte: “VidaEconomica” n. 57 – Novembre 2018

QUALI SONO LE CLAUSOLE ILLEGALI NEI CONTRATTI DI AFFITTO RESIDENZIALE ?

QUALI SONO LE CLAUSOLE ILLEGALI NEI CONTRATTI DI AFFITTO RESIDENZIALE ? A questa domanda proviamo a rispondere in maniera chiara sperando che i nostri lettori possano arrivare preparati al momento di firmare il contratto di affitto di una abitazione qui in Costa del Sol. Il tema ci è particolarmente caro, scrivemmo infatti uno dei nostri primissimi articoli in materia, ma ci siamo resi conto che la situazione non è cambiata rispetto ad allora anzi forse è peggiorata, sempre  e comunque a discapito degli inquilini. Ciò perché troppo spesso le agenzie immobiliari qui sono asservite ai proprietari, soprattutto quelle che operano da anni sul territorio ed hanno ormai rapporti consolidati con i dueñi, facendo quasi esclusivamente i loro interessi salvo farsi pagare una lauta commissione dagli affittuari (dato che in quest’ultimo anno oramai  non abbiamo trovato nessun proprietario disposto ad accollarsi la metà della commissione come accadeva prima, ed è una vergogna). Passiamo dunque in rassegna le clausole cosiddette capestro, quindi quelle che vanno in palese contrasto con la legge e pertanto sono da considerarsi totalmente nulle, prive di efficacia. Pertanto, quand’anche il proprietario insista per inserirle, sappiate che il fatto di averle firmate non impone che debbano essere rispettate, qualsiasi giudice che operi coscientemente potrà dichiararle nulle. L’art. 6 della legge di “arrendamiento Urbano” del diritto spagnolo prevede che non possano essere modificate in modo pregiudizievole nei confronti dell’inquilino le norme di legge imperative in materia di affitto residenziale. Ciò consente di dichiarare nulle le seguenti pattuizioni:

DURATA DELLA LOCAZIONE:

  • “l’inquilino è obbligato a rispettare l’anno di durata stabilito nel contratto, pena la perdita del deposito cauzionale.”
  • “l’inquilino dovrà rispettare almeno un anno di  affitto, se decide di rescindere prima della scadenza tale contratto deve pagare i mesi restanti.”

La legge permette di rescindere il contratto di locazione una volta trascorsi i primi sei mesi dello stesso, con una penalizzazione pari ad una mensilità di affitto per ogni anno di durata residuale del contratto non rispettata, o pari alla parte proporzionale per periodi inferiori all’anno. Le penalizzazioni sopra indicate non sono pertanto consentite dalla legge. 

  • “si stabilisce una durata di 11 mesi, trascorsi i quali il contratto di affitto si estingue senza diritto di proroga”

Nel contratto di affitto l’inquilino ha diritto irrinunciabile  a prorogare lo stesso fino a che non raggiunga i tre anni di durata. Stabilire una durata di 11 mesi non converte un contratto di affitto ad uso residenziale in un contratto ad uso turistico;  abbiamo sul punto già avuto modo di spiegare come non sia la durata a determinare la tipologia del contratto, bensì l’uso effettivo che si fa di tale alloggio, quindi residenziale o turistico.

  • “si stabilisce che la durata contrattuale dia di 1 anno, salvo che al termine dello stesso il proprietario o l’inquilino decidano di prorogarlo.”

Solamente l’inquilino ha facoltà di ritenere concluso l’affitto o di prorogarlo allo scadere del primo anno di durata contrattuale.

PAGAMENTO DEL CANONE:

  • “Si stabilisce che il pagamento del canone di locazione si  effettui per annualità anticipate.”

La legge proibisce ai proprietari di esigere il pagamento di più di un mese in anticipo, ciò significa che se l’inquilino  paga la prima annualità in anticipo non può esigere la sua restituzione, però può rifiutarsi di pagare nuovamente una annualità anticipata. Questa clausola la conosce bene chi si trasferisce in Costa del Sol per la prima volta senza disporre di una busta paga spagnola, uno storico creditizio o un “avalista” locale.  Infatti sarà anche vietata ma purtroppo (troppo) spesso il pagamento in anticipo di almeno 6 mesi di affitto fa la differenza tra ottenere la casa in affitto e non ottenerla, soprattutto in questo ultimo periodo in cui l’offerta di case per “larga temporada” è decisamente crollata mentre gli arrivi sono sempre più in aumento, pertanto la concorrenza di chi viene qui con parecchio denaro contante in tasca è sempre più agguerrita.

  • “L’inquilino si farà carico del pagamento dell’ IBI, delle spese condominiali e degli eventuali debiti rimasti impagati dal precedente inquilino nei confronti della Comunidad .”

Questa clausola è nulla in merito alle spese condominiali ed ai debiti pregressi, poiché le spese comunitarie sono di spettanza del proprietario e i debiti pregressi non possono essere posti a carico del nuovo inquilino.

DANNI E RIPARAZIONI:

  • “Spetta all’inquilino la riparazione di tutti i danni che possano riferirsi all’immobile affittato, ai suoi mobili, oggetti ed elettrodomestici, a qualsiasi classe appartengano questi ultimi .”

L’inquilino dovrà farsi carico solamente dell’ordinaria manutenzione, quindi le piccole riparazioni (quantificabili al massimo in euro 150) necessarie al mantenimento dell’abitazione in stato conforme all’uso convenuto, però per legge sono a suo carico interamente i danni procurati all’immobile ed al suo contenuto (arredi, installazioni, oggetti, elettrodomestici) qualora ne sia stato fatto un uso improprio e inadeguato.

VISITE DEL PADRONE DI CASA:

  • “Il proprietario potrà avere accesso all’abitazione affittata per verificare il suo stato di conservazione.” 

Questa clausola è in palese contrasto con l’inviolabilità del domicilio riconosciuta  nella Costituzione Spagnola. Per evitare problemi si suggerisce all’inquilino di cambiare la serratura, anche per evitare spiacevoli sorprese in caso di inquilini precedenti. Da non confondere con l’obbligo dell’inquilino di far fronte all’ingresso del tecnico mandato dal proprietario qualora debba effettuare una riparazione urgente e straordinaria per il corretto mantenimento dello stabile.

In ultimo giova ricordare una volta di più che, nonostante sia preferibile evitare che vengano inserite tali clausole nei contratti di affitto di immobili ad uso residenziale, qualora non si possano evitare (per evidente disparità di potere contrattuale tra parte locatrice e parte locataria) o per ignoranza, errore o mala fede, le stesse sono NULLE e si intendono come inesistenti e quindi non produttive di effetto alcuno, nonostante siano state firmate dall’inquilino. E con un buon avvocato…

Fonte: “Enalquiler.com”

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CAMBIARE VITA IN COSTA DEL SOL? SI PUO’ FARE!

CAMBIARE VITA IN COSTA DEL SOL? SI PUO’ FARE! Non è così complicato né serve un coraggio da leoni o una quantità di denaro stratosferica, di seguito gli ingredienti per un sereno approdo verso una nuova vita in questa meravigliosa costa dell’Andalusia:

  1. Rompere con gli schemi tradizionali della mente, che continuamente ci bombarda di dubbi e insinua problemi che non esistono, e sapete perché? Perché se ancora non vi siete trasferiti, come fanno ad esistere già i problemi? E’ come fare un processo alle intenzioni… Il cambiamento è crescita sotto tutti i punti di vista e l’uomo è nato per evolversi, l’entusiasmo dilagherà in ogni parte del corpo e creerà la giusta dose di energia ed ottimismo per cominciare una nuova avventura.
  2. Crearsi delle aspettative di vita realistiche, non si viene in Costa del Sol per arricchirsi o portare con sé vecchi “cliché” del passato o ricette sbiadite per una immediata realizzazione, è necessario fissarsi obiettivi raggiungibili in base alle proprie competenze e capacità, il resto verrà da sè.
  3. Avere un minimo di “spalle coperte”, quindi dotarsi di una provvista di denaro adeguata a potersi permettere di vivere almeno per un anno senza l’assillo di dover trovare lavoro dall’oggi al domani o che la vostra nuova attività prenda piede all’istante.
  4. Smettere di preoccuparsi per l’inserimento dei propri figli, in Costa del Sol i bambini si inseriscono rapidamente ed alla grande, in qualsiasi periodo dell’anno possono essere iscritti a scuola, la lingua la imparano con estrema rapidità e si divertiranno a godersi lunghi pomeriggi di sole e luce senza l’assillo dei compiti a casa ed in un contesto internazionale e multiculturale.
  5. Armarsi di pazienza e spirito di adattamento, bisogna dare il giusto tempo a qualsiasi nuova iniziativa lavorativa, imprenditoriale o dipendente che sia, controllare almeno all’inizio le proprie pretese personali e capire che si devono rispettare usi e consuetudini locali.

E il lavoro? Per quello ci siamo noi, vi aiuteremo in tutte le pratiche relative all’apertura di una vostra attività di qualsiasi natura in loco, siamo professionisti abilitati e competenti, date una occhiata al nostro sito per capire se vi sono opportunità che fanno per voi, come rilevare un locale commerciale, bar o ristorante, creare una propria impresa o costituire una società con altri partner locali, fino all’acquisto e gestione di immobili da mettere a reddito, insomma le opportunità ci sono ed in questo momento la Costa del Sol è meta prediletta da centinaia di migliaia di persone per una vacanza in totale relax o anche per trasferimento e cambio vita, non perdete l’opportunità di conoscere questa meravigliosa terra e ciò che può offrire per un deciso e netto miglioramento della propria qualità di vita! Cambiare vita in Costa del Sol non è per tutti, ma per molti si!

Per informazioni: 

info@italianicostadelsol.it 

cell. e whatsapp 0034-626736794 – Alberto e Ananda

CON L’ISCRIZIONE ALL’AIRE DECADE LA RESIDENZA FISCALE IN ITALIA

Con l’iscrizione all’AIRE decade la residenza fiscale in Italia: questo concetto è importante da capire per i molti nostri connazionali che vivono e risiedono stabilmente all’estero, quindi anche qui in Spagna. Nelle nostre sessioni di consulenza in ufficio ci troviamo spesso a discutere di questa tematica con i nostri clienti che sembra sempre poco chiara o comunque sottovalutata dai più. Il concetto è molto semplice e già ne parlammo in un precedente articolo: solo iscrivendosi all’AIRE, albo degli italiani residenti all’estero, è possibile tagliare i ponti fiscali con l’Italia, quantomeno per i redditi prodotti al di fuori del Belpaese, che altrimenti devono essere dichiarati in apposita dichiarazione dei redditi italiana, nonostante la dimora abituale sia in Spagna. Recentemente anche il Com.It.Es di Madrid ha diffuso una nota per gli italiani residenti in Spagna con cui ribadisce chiaramente, rifacendosi ad una recente sentenza della Cassazione, come la residenza anagrafica in un comune italiano costituisca presunzione assoluta (quindi senza ammissione di prova contraria) di residenza fiscale in Italia, e solo con la sua cancellazione (che avviene iscrivendosi all’AIRE) si può evitare di soggiacere alla normativa fiscale italiana per i redditi prodotti in Spagna. Ovviamente anche la tardiva iscrizione all’albo dei residenti all’estero ha degli effetti, poiché se si resta iscritti all’anagrafe italiana per la maggior parte del periodo d’imposta (oltre i 183 giorni nell’anno solare) si viene considerati fiscalmente residenti ancora in Italia e quindi soggetti passivi d’imposta in Italia. Ciò comporta l’obbligo di inserire nella dichiarazione dei redditi italiana anche i redditi prodotti in Spagna e se non si rispetta tale obbligo si viene sottoposti a doppia imposizione fiscale ma senza potersi detrarre le imposte pagate all’estero. Suggeriamo inoltre a tutti coloro che sono in procinto di trasferirsi in Costa del Sol di fare una pianificazione fiscale preventiva qualora abbiano intenzione di vendere propri immobili situati in Italia, per non avere sorprese una volta che siano residenti fiscalmente in Spagna.  

Malaga attrae, Malaga vince

Malaga attrae, Malaga vince: lo dicono i dati. Il prestigio di Malaga come polo di attrazione per investitori nazionali e stranieri è confermato dalla sempre crescente mole di turisti e dall’onda di innovazione che sta generando. Secondo un recente studio di “Trivago”, la capitale della Costa del Sol si colloca tra le 100 città con la migliore reputazione on line del mondo. Rappresenta inoltre la locomotiva economica dell’intera Andalusia, rafforzandosi ogni anno sempre di più. A livello turistico già si sapeva, la novità arriva invece da settori che un tempo qui non venivano nemmeno considerati. L’imprenditoria, la cultura, l’innovazione, sono tutte componenti che continuano ad attrarre operatori economici tanto nazionali quanto internazionali, la crescita della città sta avanzando in maniera inaspettata fino a pochi anni fa, tanto che calle “Larios” è diventata meta prediletta da molte firme mondiali. I principali “retailers” del settore tessile vogliono collocarsi nel salotto buono della città, come “Victorias’ Secret”, che apre proprio qui il suo primo punto vendita in Andalusia. Tutti i più grandi operatori del settore tessile, moda, ristorazione e tecnologia cercano di mettere un piede in calle “Larios”, semplicemente perché non possono mancare nel cuore di una città dinamica, di ispirazione, in costante movimento e tra le più cosmopolite di Spagna,  dove si mescolano culture e nazionalità differenti in continua evoluzione e creatrici di nuove tendenze. La calle “Marqués de Larios” è la nona via commerciale più cara di Spagna, secondo il “Main Streets Across the World”, dove le banche, le gioiellerie e i negozi di scarpe hanno lasciato spazio a firme di caratura mondiale o Premium, come Berskha, Pull&Bear, Calzedonia, Intimissimi, Massimo Dutti, Oysho ecc… Sempre nuovi operatori stanno sbarcando nella capitale, come Pandora, firma di gioielleria danese fondata nel 1982, negozi monomarca che escono dai “corners“ dei grandi centri commerciali per proporsi “a pie de calle” nel centro storico della città, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Le infrastrutture di nuova realizzazione come metro, AVE, terzo terminal dell’aeroporto, pedonalizzazione del centro, terminal crocieristico nel porto, maggiore offerta di hotel di lusso, musei di prim’ordine ecc… hanno fatto si che la città da punto di mero passaggio diventasse meta prescelta dal turismo di tutto il pianeta. Stiamo assistendo negli ultimi mesi ad un incremento nei prezzi degli immobili, nel centro storico ma anche in zone prima molto meno considerate seppur centriche, proprio in risposta a questa ondata di nuovo turismo di qualità, non solo mordi e fuggi. Gli operatori del settore immobiliare ma anche privati proprietari di case procedono ormai senza esitare a ristrutturare immobili, creare nuove attività ricettive, con modalità e forme nuove (come “B&B”, concetto di turismo ancora qui non assimilato del tutto dove molto ci sarebbe da fare, secondo gli addetti ai lavori) proprio perché questa ondata turistica è in parte inaspettata, avendo dato frutti (per molti insperati) l’enorme pubblicità che la regione ha promosso di questa città in Europa e nel mondo. Ma la Costa del Sol non è solo Malaga, perché Marbella rappresenta insieme a Barcellona il principale polo di attrazione nel settore lusso. Puerto Banús accoglie operatori del calibro di Versace, Cartier, Luis Vuitton, Bulgari, Ralph Lauren, Armani, Valentino, cui si affiancano di recente Loewe, Pilma, Max Mara, Intimissimi, Orlebar Brown. Chiaro che la tipologia di consumatori in Malaga e Marbella è fortemente distinta, tanto che entrambe le località si complementano, offrendo l’una alcune cose che l’altra non può offrire. Marbella non solo offre un contesto di marche Premium, ma è circondata da case, veicoli e imbarcazioni di lusso. Dato l’elevato numero di turisti in costante crescita in Costa del Sol, la ristorazione continua il suo processo di crescita e continuo rinnovamento. Cresce l’appeal per i prodotti “bio” e salutistici, ma cambiano anche i concetti di ospitalità ed intrattenimento all’interno dei locali stessi. “Fábrica Cruzcampo” ad esempio ha abbinato il concetto di birreria artigianale all’alta ristorazione inaugurando un locale innovativo e di tendenza nel centro di Malaga, dove il cliente può assaporare una gastronomia di alta qualità mentre condivide l’arte dell’elaborazione della birra artigianale dalle mani dei maestri di Cruzcampo. Ma la locomotiva malagueña si manifesta anche nei settori della telefonia, gadgets e tecnologia in generale. L’affermarsi dell’alta ristorazione e della moda in Costa del Sol ha spinto e facilitato l’ingresso di “players” operanti in altre aree, creando un effetto di trascinamento per convogliare sul territorio operatori di primo livello, quali Holamobi, Huawei, Bang&Olufsen, marchi che hanno ritenuto imprescindibile avere una presenza sul territorio nelle proprie logiche di espansione commerciale anche grazie al dinamismo e alla reputazione del “Parque Tecnologico de Andalucía” (PTA), che ospita più di 635 imprese in un contesto multietnico e altamente performante. Malaga “ciudad geniál”… 

Fonte: “Vidaeconomica.es” di febbraio 2018

 

Turismo rurale in Costa del Sol ed opportunità di business

Turismo rurale in Costa del Sol ed opportunità di business: questa la nuova frontiera del turismo verso cui gli enti locali stanno orientando la spinta promozionale di questo territorio. La grande biodiversità della provincia di Malaga rende la Costa del Sol una meta assolutamente unica anche nella stagione invernale, a comprova che la sua reputazione va al di là del classico binomio sole e spiaggia. Il clima estremamente dolce anche nei mesi più freddi rende sempre più rilevante la richiesta di turismo rurale nella provincia , che al suo interno offre veramente molto per chi decide di passarci un periodo di vacanza fuori stagione, ma anche per coloro che volessero trasferirsi qui ma non hanno l’impellente richiamo di vivere fronte mare. La provincia di Malaga ha creato a questo proposito un apposito segmento turistico chiamato “VITA” (Verde, Interior y Turismo Activo) che meglio non poteva rappresentare le opportunità di condurre una vita immersa nella natura tutto l’anno, anche in bassa stagione. Quest’anno abbiamo assistito ad un afflusso turistico che non ha smesso di fare registrare record anche nei mesi solitamente più complicati, come ottobre e novembre, caratterizzati da moltissime presenze anche nelle strutture ricettive rurali, laddove Malaga ha segnato a metà ottobre il picco di presenze in questi siti, raggiungendo la enorme percentuale del 53%  rispetto all’intera regione andalusa. Ma quali sono le principali attrazioni di questa provincia per il turismo rurale? Sicuramente al primo posto si trova il famoso “Caminito del Rey”, un luogo veramente unico nel suo genere, collocato all’interno del Paraje Natural del Desfiladero de los Gaitanes, compreso tra i comuni di Alora, Ardales e Antequera, rappresenta a giusta ragione la principale meta del turismo rurale in Costa del Sol. Ciò non solamente per la spettacolarità dei suoi paesaggi, ma anche per il ritorno economico che attribuisce ai comuni che lo ospitano. Solo nel passato mese di settembre le presenze sono state ben 28.000, praticamente “sold-out” in ogni giornata di apertura. Questa è una meta imprescindibile per il turismo attivo, quindi un percorso immerso in un contesto naturale da urlo che, sostengono gli addetti ai lavori, sarà sempre più fiore all’occhiello anche nei prossimi anni, un traino per un turismo responsabile e sostenibile in grado di generare ricchezza in tutti i sensi, senza dimenticare la cultura, le tradizioni locali, la natura e tutto il contesto che lo rendono un posto veramente incantevole. A seguire come non menzionare i “Dolmenes” di Antequera, che finalmente nel 2016 ha ottenuto il suo “sigillo di qualità” mondiale, ossia il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’Unesco. Questo sito archeologico ha dato una iniezione di vita alla città di Antequera ed a tutta la comarca, visto che il 2017 dovrebbe registrare il superamento delle 200.000 visite, con enorme soddisfazione da parte delle strutture ricettive e dei commercianti, a partire dagli hotel e dai ristoranti. In terza posizione si colloca la magnifica città di Ronda, da sempre considerata una tra le più belle città storiche di Spagna a livello nazionale e internazionale, se non la più bella in assoluto, che un record sicuramente lo può vantare: quello di ospitare la Plaza de Toros più antica del Paese. La città millenaria di Ronda infatti accoglie un centro storico dichiarato bene di interesse culturale dal lontano 1966. Tra i suoi monumenti più apprezzati vale ricordare el Tajo, el coso taurino, los baños árabes e il Palacio de Mondragón, tra gli altri. Le tre perle storiche-naturalistiche appena menzionate sono delimitate dalla Gran Senda de Málaga, un percorso lungo oltre 650 km che segna il limite della provincia e consente al viaggiatore di conoscere tanto la costa quanto l’interno del territorio di Malaga. Durante le 35 tappe di cui è composto questo tragitto, pensato anche per le famiglie, si incontrano ben 4 parchi naturali, 2 riserve naturali e 3 altre  zone rurali dove è possibile svolgere attività sportive come rafting, vie ferrate, canyoning, canottaggio, trekking, arrampicata ecc… Insomma la provincia di Malaga ha veramente mille facce, basti pensare che ospita molti “pueblos blancos” al suo interno, località como Casares, Nerja (con le sue grotte ed il celebre “Balcón de Europa”), un repertorio vario e diversificato, dalla Sierra de los Montes de Malaga alla Laguna de Fuente de Piedra, da el Torcal de Antequera fino alla Sierra de las Nieves, passando per il pantano de El Chorro, tra gli altri, siti di grande interesse naturalistico e paesaggistico, oltre che storico e gastronomico. Le bellezze e le virtù di questa terra sono state da noi più volte decantate in diversi articoli, però questa volta vogliamo soffermarci sulla possibilità di considerare questi luoghi non solo come meta turistica, bensì come centri per stabilire il proprio domicilio familiare e nel contempo esercitare un’attività lucrativa.

Sempre più di frequente infatti riceviamo richieste relative alla possibilità di costituire B&B, acquisire “fincas” da convertire in agriturismo o “casas de campo” o chalet da ristrutturare per destinarli ad abitazione familiare ma anche adibiti per accogliere turisti, insomma di tutto di più. Una cosa è certa: in questo territorio il turismo rurale offre grandi margini di sviluppo nel prossimo futuro perché solo in questi ultimi tempi lo si sta promuovendo a dovere, supportato dall’attività di promozione svolta dagli enti locali per il ripopolamento di aree agresti più interne e da bandi di finanziamento pubblico che estendono le sovvenzioni a tutte le opere di ristrutturazione. Le opportunità dal punto di vista immobiliare sono molto interessanti soprattutto se si scelgono le località meno inflazionate dell’interno, non necessariamente a notevole distanza dalla costa, bastano 30 km per scoprire occasioni veramente interessanti in contesti misti rurali e urbani, spesso e volentieri con annessa attività agricola. Ma le iniziative imprenditoriali possono anche riguardare la creazione di vere e proprie imprese di trasformazione dei prodotti che queste terre e gli allevamenti ivi installati possono fornire, come ad esempio il latte di capra, particolarmente pregiato da queste parti. Per maggiori approfondimenti sulle possibilità di fare impresa qui, di investire in attività redditizie e per conoscere meglio la realtà della Costa del Sol rimandiamo alla nostra pagina web:

 

Fonte: “Vidaeconomica” di novembre 2017

Investire a Malaga: perché no?

 

 

 

Investire a Malaga: perché no? Negli ultimi anni la città di Malaga è stata protagonista di uno sviluppo economico decisamente importante sotto la spinta di fattori chiave come il turismo, evidentemente, ma anche la cultura, l’innovazione tecnologica, la propensione nello sviluppo di nuove imprese ed attività commerciali, che l’hanno resa una delle prime città di Spagna per dinamismo economico e spinta imprenditoriale. Le sue infrastrutture di trasporto, la fortunata localizzazione geografica e l’appoggio della pubblica amministrazione alle nuove iniziative d’impresa la rendono la capitale economica dell’Andalusia, un’area di influenza di quasi 1,7 milioni di persone collegata per via aerea con 142 destinazioni nel mondo, grazie al quarto aeroporto di Spagna per numero di passeggeri. Nel felice momento economico che attraversa questo Paese, Malaga rappresenta una punta di diamante per la promozione di nuove iniziative imprenditoriali in questo meraviglioso territorio. Il suo protagonismo a livello turistico, il capitale umano e i costi di installazione la rendono un luogo perfetto per visitare, vivere, lavorare ed investire. Non per nulla la capitale della Costa del Sol sarà una delle poche città di Spagna che nei prossimi 15 anni non soffrirà una contrazione nella sua popolazione, che aumenterà di circa 110.000 persone in base alle stime. L’aumento del peso demografico comporterà necessariamente un incremento del suo potenziale economico, per questa ragione le istituzioni pubbliche locali stanno investendo molto denaro e impegno per consolidare le basi di una economia diversificata, solida, tecnologica, culturale, educativa e innovativa, con l’intento di sviluppare ulteriore dinamismo nei consumi. La città è destinata a rappresentare un punto di riferimento per l’intero bacino meridionale dell’Europa, con grande capacità di attrarre investimenti e talenti. E’ stata creata una marca molto importante e forte, “MARCA MALAGA”, vero motore economico dell’Andalusia e lider nella creazione di imprese in Spagna, dietro solamente a Madrid e Barcellona, con un tessuto imprenditoriale e una cultura d’impresa in continua crescita. Il crescente successo di Malaga come luogo di attrazione di investimenti ed esempio di cooperazione pubblica-privata è dovuto anche ad un servizio pubblico di attenzione ed assistenza all’imprenditore ed all’investitore unico nel suo genere per città di questa dimensione, con uffici pubblici dedicati ad appoggiare nuove iniziative economiche, con consulenza personalizzata e ripartita su aree differenti, dall’individuazione della migliore ubicazione per le installazioni d’impresa fino alla ricerca e selezione del  personale. Il comune di Malaga, cosciente dell’importanza di agevolare l’approdo di investitori stranieri,  ha creato una rete che facilita l’arrivo, l’installazione, la ricerca delle aree geografiche più opportune, di soci locali e di opportunità di business per chiunque vuole scommettere su Malaga come nuova destinazione dei propri affari. I settori economici che rendono questa location un ecosistema perfetto per il suo sviluppo sono i seguenti: innovazione, nuove tecnologie, sanità, logistica, agro-alimentare, sviluppo software, tessile ecc… Malaga sta affrontando una sfida molto stimolante: rappresentare con Madrid e Barcellona il terzo vertice del triangolo economico di Spagna, per generare ricchezza e impiego di qualità; con questo intento le istituzioni pubbliche lavorano alacremente per aumentare la reputazione e l’appeal della città nel panorama internazionale, fornendo appunto un supporto deciso ed unico nel suo genere.

Per chiunque volesse approfondire queste possibilità, conoscere il territorio e le sue opportunità, interloquire con uffici e agenzie pubbliche,  con banche o qualsiasi altro ente pubblico o privato dedito allo sviluppo d’impresa può contattarci, abbiamo le competenze e le possibilità per assistervi nella decisione di delocalizzare la vostra impresa o trovare partner locali per inserirvi nel mercato spagnolo.

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Fonte: Dossier “Málaga productiva”

Malaga città all’avanguardia e innovativa

Malaga città all’avanguardia e innovativa: questo il lato non più nascosto della capitale della Costa del Sol. Certamente conosciuta come meta turistica per milioni di persone, pochi sanno che Malaga si è consolidata come una delle città europee di riferimento per la mobilità sostenibile. Lo dicono i numerosi servizi e mezzi di trasporto che sono stati introdotti  in città poco a poco, che la rendono una vera e propria città “intelligente”. Durante lo scorso mese di settembre la capitale fu sede della Settimana Europea della Mobilità, evento creato per sensibilizzare e orientare i cittadini europei affinché scelgano di utilizzare mezzi di trasporto ecologici. E Malaga da anni ormai scommette su questa filosofia, al punto che è diventata la prima città di Spagna ad aver introdotto su due linee urbane rilevanti solo autobus elettrici-ibridi, dei quali 11 sono entrati in funzione proprio in occasione di tale manifestazione. Chiaramente il riscontro in termini di risparmio di combustibile sarà molto rilevante, si parla di 195.000 litri in un anno, con conseguente riduzione di emissioni di gas di scarico in maniera importante. Gli stessi cittadini malagueñi stanno maturando una coscienza eco-sostenibile e sono in numero sempre maggiore coloro che si recano sul posto di lavoro utilizzando le linee di autobus ecologici, ma anche la metro di Malaga che collega due zone importanti della città: il centro e l’Università. Con una tessera unica del consorzio di trasporti di Malaga i fruitori del servizio pubblico possono accedere ad entrambe le linee di trasporto pubblico. Ma non finisce qui: la città da sempre punta forte sui mezzi non a motore come la bicicletta elettrica, per questo motivo le recenti realizzazioni di piste ciclabili e di aree adibite al noleggio pubblico di questi mezzi hanno contribuito a moltiplicare per quattro l’utilizzo in città di questo veicolo economico per eccellenza. Inoltre il suo noleggio è molto semplice, basta registrarsi nella pagina web  http://malagabici.malaga.eu/webpublica/ con la tessera del trasporto pubblico municipale per disporre di una bicicletta pubblica con cui spostarsi in città e poi consegnarla in altra area pubblica abilitata. Il tema ecologico è fondamentale per questa città tanto che imprese private si dedicano a noleggiare auto in condivisione con altri conducenti durante la giornata, per ridurre il numero di veicoli inquinanti sulle strade ed evitare che molti, troppi veicoli restino parcheggiati inutilmente per le strade della capitale. In questa direzione, quindi verso uno spazio ed un ambiente sostenibile per tutti, si sta muovendo anche la giunta comunale che ha avviato lavori di riqualificazione di aree pubbliche, come la zona della Alameda Principal, il cuore di Malaga, che sarà convertita in uno spazio con zone verdi, percorsi pedonali e piste ciclabili, riducendo così di molto l’attuale passaggio veicolare inquinante.

Fonte: “Vidaeconomica” di ottobre 2017

E’ FINALMENTE ARRIVATA LA RIFORMA DEL “RETA” !

E’ finalmente arrivata la riforma del “RETA” ! Dopo tanta attesa ora è ufficiale: la legge 6/2017 del 24 ottobre scorso contenente le riforme urgenti in tema di lavoro autonomo è stata pubblicata in data 25 ottobre sul bollettino ufficiale dello stato spagnolo (BOE), dando così attuazione immediata ad alcuni articoli mentre altre misure introdotte troveranno applicazione a partire dal nuovo anno 2018. In breve cerchiamo di riassumere i contenuti di questa riforma perché alcuni sono estremamente rilevanti per chi vuole aprire una personale posizione autonoma in Costa del Sol, come già scritto in un precedente articolo

Di seguito i punti essenziali della riforma:

  1. TARIFA PLANA – I nuovi “autonomi” che decideranno di aprire una attività economica a partire dal mese di gennaio 2018 godranno di una durata della “Tarifa plana” allungata a 24 mesi, rispetto agli attuali 18 mesi, con le seguenti modalità: nei primi 12 mesi pagheranno solo 50 euro, per i successivi 6 mesi la quota intera sarà ridotta del 50% (quindi pagheranno euro 137,97) e negli ultimi 6 mesi la riduzione ammonterà al 30% (quindi pagheranno euro 192,79); potranno accedervi per la prima volta coloro che non avranno versato contributi al regime autonomo negli ultimi due anni (contro i cinque previsti finora) e potranno di nuovo accedere al regime agevolato (per la seconda volta) coloro che avranno cessato la precedente attività almeno da tre anni.
  2. DEDUZIONI FISCALI  – saranno consentite deduzioni fiscali IRPF a partire da gennaio 2018 che prima non esistevano, tra cui il 30% dei costi per il sostenimento delle utenze domestiche (gas, acqua, elettricità, telefonia e internet) allorché si dichiari di svolgere la propria attività in casa, nonché i costi di vitto e alloggio sostenuti nell’esercizio della propria attività, sostenuti con mezzi elettronici e certificati da regolare fattura, euro 27,27 giornalieri sul territorio spagnolo o euro 48,00 se sostenuti all’estero.
  3. SISTEMA DI CONTRIBUZIONE – i contributi saranno versati per giorni effettivi di permanenza nel regime, quindi non più per mesi interi bensì per giorni a partire dalla data in cui si viene iscritti nel regime e fino a quella in cui si cessa di appartenere al “RETA”.
  4. SANZIONI PER RITARDATI VERSAMENTI – in caso di mancato versamento di una quota di contributi la sanzione applicata non sarà più pari al 20%, bensì al 10%, qualora si paghi entro il mese successivo.
  5. AUTONOMO SOCIETARIO – la quota relativa alla figura dell’autonomo societario non viene più vincolata al SMI e al gruppo A del Regimen General, così non sarà soggetta ad ulteriori aumenti in funzione delle dinamiche del regime ordinario di contribuzione, cui era finora legata, e potrà mantenere una sua autonomia.  
  6. MATERNITA’ O PATERNITA’ – le donne che dovranno interrompere il proprio lavoro autonomo causa maternità potranno rientrare nel regime senza che debbano trascorrere i due anni sopra menzionati; ma vi è di più: gli autonomi che saranno a riposo lavorativo per maternità, paternità, adozione o gravidanza a rischio godranno di uno sconto totale del 100% della quota contributiva, durante tale periodo, mentre finora dovevano continuare ad effettuare i pagamenti mensili; la stessa misura è prevista durante un anno di lavoro in caso di avere a proprio carico figli minori di dodici anni o familiari in situazione di dipendenza, purché venga assunto un lavoratore alle proprie dipendenze.
  7. RISCHIO LAVORATIVO – viene riconosciuto anche per gli autonomi l’incidente di lavoro “in itinere”, cioè quello accaduto nel tragitto di andata o ritorno dal luogo di lavoro.

Restano ancora alcune questioni che saranno dibattute da una apposita commissione di studio, come la contribuzione a tempo parziale per gli autonomi o il chiarimento del concetto di abitualità, però questa norma ha finalmente innovato un sistema di accesso al lavoro autonomo che da troppo tempo era in attesa di una riforma degna di questo nome.

 

Fonte: “El Economista.es”